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Molecola del Mese di Novembre 2011
I recettori Toll-like riconoscono molte infezioni batteriche e virali
e fanno scattare una risposta infiammatoria
Introduzione
Il mondo è pieno di batteri e virus pronti ad attaccare le nostre
cellule. Noi abbiamo due linee di difesa contro questa aggressione.
La nostra prima difesa è il sistema immunitario innato
che ci protegge dalle infezioni più comuni e mette in atto una
difesa veloce quando scopre un organismo che ci ha attaccato. Il sistema
immunitario innato è largamente diffuso in natura, si trova negli
animali, nelle piante e nei funghi, e nella maggior parte dei casi è
anche la sola difesa. Gli animali vertebrati, però, hanno anche
una seconda linea di difesa, il sistema immunitario adattativo
che entra in funzione se l'infezione è più grave, usando
anticorpi costruiti su misura e la forza distruttiva dei globuli bianchi
per combattere gli invasori.
Difese dedicate
Il sistema immunitario innato ha il compito di combattere le infezioni
più comuni: per esempio la proteina Toll del moscerino della
frutta è specializzata nel riconoscere le infezioni di batteri
e funghi. Le nostre cellule contengono 10 proteine simili alla proteina
Toll che vengono chiamate recettori Toll-like, ognuna riconosce una
particolare molecola di batteri e virus. Quella illustrata qui a fianco
(ottenuta combinando due strutture PDB 3fxi
e 2j67) riconosce un lipopolisaccaride
(rosso), una molecola che si trova nella parete cellulare dei batteri.
Quando individuano questa molecola estranea, i recettori Toll-like inducono
una risposta infiammatoria che combatte i patogeni. Questa risposta
è molto importante: per esempio le cavie nelle quali è
stato bloccato uno dei passaggi del percorso di segnalazione del recettore
Toll-like, spesso muoiono per banali infezioni causate dai normali batteri
della bocca.
Mandare il segnale
Come molti recettori di membrana, i recettori Toll-like trasmettono
i loro segnali alla cellula formando un dimero (mostrato nella
figura qui sopra). Il recettore attraversa la membrana cellulare
(striscia grigia), infatti è formato da una grande porzione a
ferro di cavallo nella parte esterna della cellula e da un piccolo
dominio con attività di chinasi nella parte interna.
La molecola del patogeno, in questo caso un lipopolisaccaride
(rosso nella figura in alto, qui sotto con sfere colorate), viene catturata
dalla proteina MD2 (verde) formando un complesso che poi lega insieme
due copie della porzione a ferro di cavallo che si trovano sul lato
esterno della membrana (file PDB 3fxi)
formando un dimero.
La formazione del dimero tra le due porzioni a ferro di cavallo
attiva il dominio chinasi (file PDB 2j67)
all'interno della membrana che innesca una cascata di segnali all'interno
della cellula che producono la risposta infiammatoria.
. . . . . .. . .
Amico
o nemico
E' fondamentale che i recettori Toll-like riconoscano solo le molecole
ostili, e non le nostre molecole. Sono stati identificati recettori
Toll-like di molti tipi diversi. Quello mostrato qui a destra (file
PDB 3ciy) include solo la porzione extracellulare
del recettore, riconosce frammenti di RNA a doppia elica lunghi
almeno 35 nucleotidi. I lunghi frammenti di RNA a doppia elica sono
rari nelle nostre cellule: l'RNA transfer e il micro-RNA hanno delle
regioni a doppia elica più corte di 35 nucleotidi. Quindi la
presenza di un lungo filamento di RNA a doppia elica è un forte
indizio della presenza di un retrovirus.
Esplorando la struttura
La caratteristica forma a ferro di cavallo dei recettori Toll-like è
dovuta ad una sequenza di amminoacidi ripetuti, chiamata ripetizione
ricca di leucina. Questo motivo è presente anche in altre
proteine, in particolare in quelle che legano altre proteine.
In alcuni casi, come nell'inibitore della ribonucleasi, (file PDB 1dfj,
non mostrato qui), la proteina si lega proprio dove sembra più
logico, all'interno degli anelli a ferro di cavallo.
In generale, però, nei recettori Toll-like le molecole bersaglio
si legano in una tasca che si trova su un lato del ferro di cavallo.
Questo è evidente soprattutto nei recettori Toll-like che riconoscono
lipoproteine batteriche come quello mostrato qui sotto (file PDB 2z7x)
dove si vede che le catene lipidiche della molecola bersaglio (sfere
beige) sono inserite in due profonde tasche che si trovano nelle
zone del recettore che si devono avvicinare per formare il dimero.
Notate che la porzione esterna del ferro di cavallo è costituita
da tratti ad alfa elica (rossi), mentre la porzione interna è
costituita da tratti beta pieghe paralleli (gialli). Questi sono portati
ad aggregarsi tra loro lateralmente formando legami idrogeno e costringono
la struttura ad assumere la forma ordinata che vediamo.
. . . . . .
Spunti per ulteriori esplorazioni
1. Ci sono molte strutture negli archivi PDB che rappresentano
la forma monomerica dei recettori Toll-like, cioè quella che
si ha prima che il recettore incontri il suo legando. Può essere
interessante confrontare le due forme, monomerica e dimera di un recettore
confrontando i file PDB 3a7c (monomero)
e 2z7x (dimero).
2. Anche l'inibitore della ribonucleasi contiene delle porzioni
ripetute ricche di leucina che assumono una struttura a ferro di cavallo.
La curvatura della proteina inibitrice della ribonucleasi, però,
è molto più stretta. Usate la rappresentazione cartoon
o quella con la sola catena principale (backbone) per confrontare la
struttura secondaria di TLR2 in PDB 3a7c
con quella dell'inibitore della ribonucleasi PDB 1dfj.
Notate come le alfa eliche sul bordo esterno costringano la proteina
ad assumere una curvatura più stretta.
Bibliografia
I. Botos, D. M. Segal and D. R. Davies (2011) The structural
biology of Toll-like receptors. Structure 19, 447-459.
B. Beutler, S. Jiang, P. Georgel, K. Crozat, B. Croker, S. Rutschmann,
X. Du and K. Hoebe (2006) Genetic analysis of host resistance: Toll-like
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J. A. Hoffmann, J. M. Reichhart (2002) Drosophila innate immunity:
an evolutionary perspective. Nature Immunology 3, 121-126.
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