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Spettroscopia NMR
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..Basi
teoriche della Spettroscopia NMR
Premessa
La Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) è una tecnica
analitica molto potente che permette di ottenere dettagliate informazioni
sulla struttura molecolare dei composti in esame.
La spettroscopia NMR misura l'assorbimento di radiazione elettromagnetica
in molecole immerse in un forte campo magnetico. Questo assorbimento avviene
ad opera dei nuclei di particolari atomi (tipicamente 1H
o 13C).
Quindi con l'NMR si esaminano direttamente i nuclei atomici e non gli
elettroni. Ogni informazione sull'intorno chimico viene dedotta osservando
il comportamento dei nuclei atomici.
Spin nucleare
Sono osservabili all'NMR solo i nuclei che hanno un
momento magnetico nucleare di spin, e che quindi si comportano come l'ago
di una bussola che si può orientare in un campo magnetico applicato.
Il momento magnetico nucleare di spin m
è dato dalla relazione
m = g
I h/2p
dove g è
il rapporto giromagnetico, I
è il numero quantico di spin nucleare, h è la costante di
Plank.
Lo spin nucleare viene prodotto dalle particelle che costituiscono il
nucleo, protoni e neutroni. Queste si comportano come se
fossero in rotazione (spin) attorno al loro asse, e hanno spin 1/2.
In molti atomi (come nel 12C)
gli spin sono tutti appaiati, uno in opposizione all'altro e quindi si
annullano reciprocamente e il nucleo atomico ha uno spin risultante I
uguale a zero. In alcuni atomi, però, (come in 1H
e in 13C)
il nucleo possiede uno spin risultante I
diverso da zero. Le regole per determinare lo spin nucleare si possono
così riassumere:
1) Se i protoni e i neutroni sono entrambi pari,
allora il nucleo ha spin zero.
2) Se i protoni e i neutroni sono gli uni pari
e gli altri dispari, allora il nucleo ha spin semi intero (1/2,
3/2, 5/2, ...).
3) Se i protoni e i neutroni sono entrambi dispari,
allora il nucleo ha spin intero (1, 2, 3, ...).
Rientrano nel primo caso 12C
e 16O
che hanno I
= 0 e quindi non hanno momento magnetico di spin e non sono
osservabili all'NMR.
Rientrano nel secondo caso 1H,
19F,
13C,
31P
e 15N
che hanno I
= 1/2 e quindi sono osservabili all'NMR.
Rientrano nel terzo caso 2H
e 14N
che hanno I
= 1 e quindi anche questi sono osservabili all'NMR.
Livelli energetici in un campo magnetico
Quando un nucleo dotato di spin viene immerso in un campo magnetico, il
nucleo, come l'ago di una bussola, è sottoposto ad una coppia di
forze che lo fanno ruotare per allinearlo col campo magnetico esterno.
Le possibili orientazioni che il nucleo può assumere in un campo
magnetico sono governate dal numero quantico m che può
assumere i valori da -I
a +I
(con incrementi di una unità) e quindi può assumere 2I+1
valori diversi. Nel caso di un nucleo con spin 1/2 (come 1H)
ci sono 2 possibili orientazioni:
una con m = - 1/2 e una con m = +1/2.
Come si vede nella figura precedente, il momento magnetico
nucleare m
non è perfettamente allineato col campo, ma continua
ad oscillare attorno al campo magnetico applicato Bo
compiendo un moto di precessione simile a quello di una trottola.
I due stati possibili del nucleo non hanno la stessa energia, ma lo stato
con m = +1/2 (allineato con il campo) si trova ad energia
leggermente più bassa di quello con m = - 1/2 (opposto
al campo)
Il moto di precessione dei momenti magnetici nucleari avviene
con una frequenza proporzionale alla differenza di energia tra i due livelli
detta frequenza di Larmor data dalla formula
n = g Bo
/2p (in Hertz)
dove g è il rapporto giromagnetico
che dipende dal nucleo in esame. All'aumentare del campo applicato Bo,
aumenta la frequenza di Larmor e quindi la differenza di energia tra i
livelli.
Poichè la differenza di energia tra i due livelli è piccolissima,
dell'ordine di 9 10-6 kcal mol-1
, la popolazione di nuclei nei due stati è praticamente identica
con una piccolissima prevalenza per lo stato a bassa energia allineato
con il campo. A temperatura ambiente, in un campo magnetico di 1.41 Tesla
(60 MHz) abbiamo un nucleo in più nello stato di bassa energia
ogni duecentomila nuclei, in un campo di 7.05 Tesla (300MHz) abbiamo 5
nuclei in più nello stato di bassa energia ogni duecentomila nuclei.
Eppure sono proprio questi pochi nuclei in eccesso
allineati con il campo magnetico Bo
quelli che permettono di generare il segnale NMR.
Si noti che con un campo magnetico più intenso (7.05 T) c'è
una maggiore differenza di energia tra i livelli e quindi una maggiore
frequenza di Larmor (300 MHz) e un maggior numero di nuclei in più
allineati con il campo (5 su duecentomila) e quindi una maggiore sensibilità
nell'analisi NMR.
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